Svolgere attività di Employee Advocacy su LinkedIn significa mettere in luce le attività e il valore dei propri dipendenti. Questo diventa possibile tramite la definizione di una strategia di comunicazione ben strutturata e quindi attraverso l’implementazione di una serie di tecniche specifiche.

Ecco quali sono le attività da svolgere per coltivare la cultura aziendale e posizionare la propria azienda su questa piattaforma. In altre parole, vediamo quali sono le attività per fare Employee Advocacy su LinkedIn:

  1. Analizzare e valutare l’attuale coinvolgimento dei dipendenti sui contenuti e sulla pagina ufficiale dell’azienda: le Employee Advocacy analisi messe a disposizione dallo stesso LinkedIn per gli amministratori delle pagine offrono la possibilità di conoscere ad esempio il numero di referenze fatte dai dipendenti, piuttosto che il numero di reazioni, commenti e condivisioni dei post aziendali. Tutti questi dati possono essere aggregati ed elaborati sulla base di esigenze specifiche, che possono variare in termini di periodo, oppure in base all’anzianità, alla posizione e alla funzione lavorativa dei propri dipendenti. Per poter accedere alle Employee Advocacy analisi messe a disposizione da LinkedIn sarà necessario visualizzare la pagina aziendale in qualità di amministratore, quindi accedere alla scheda Analytics nella barra di navigazione e cliccare sulla sezione analisi dipendenti.
  2. Predisporre un periodo di formazione per dipendenti e di ottimizzazione dei loro stessi profili personali su LinkedIn: formare i propri dipendenti su quali contenuti condividere, su quale “tone of voice” usare oppure ancora su come creare un contenuto che sia di valore per la realtà aziendale, è un aspetto centrale nella definizione di una coerente e univoca cultura aziendale. Le voci dei dipendenti devono quindi rappresentare pienamente i valori e l’immagine dell’azienda, come anche i loro profili professionali: se questi appaiono interessanti e appetibili per il mercato del lavoro, allora anche la stessa azienda in cui lavorano darà la percezione di essere un’azienda solida e ben strutturata.
  3. Definisci una strategia comunicativa e crea contenuti coinvolgenti per i dipendenti: per generare una reazione, piuttosto che una condivisione spontanea, un contenuto deve essere coinvolgente, rappresentare ciò che i dipendenti vivono tutti i giorni e generare un senso di appartenenza a qualcosa di più grande. Pubblicare ad esempio progetti di successo dei propri team, presentare i propri dipendenti e le loro  competenze, farli insomma sentire parte attiva e integrante di quella che è la realtà aziendale, permette di generare maggiori reazioni e condivisioni dei contenuti, che quindi saranno visti e apprezzati non solo dagli stessi dipendenti, ma anche dalla loro rete di contatti che potrebbe ancora non conoscere l’azienda.
  4. Utilizzare la funzione di LinkedIn “Informa i dipendenti” per stimolarli a condividere i contenuti sulla loro rete: si tratta di uno strumento molto utile quando si desidera dare ancora più forza ai propri contenuti di valore. Gli amministratori della pagina, infatti, possono consigliare ai propri dipendenti di condividere dei contenuti appositamente selezionati, che magari erano stati precedentemente ignorati o che hanno  ottenuto scarsi risultati in termini di interazioni. Per accedere a questa funzionalità basterà rintracciare in bacheca il contenuto di interesse, cliccare quindi sui tre puntini e selezionare sul menu a discesa la voce “Informa i dipendenti”.
  5. Spingi i contenuti con le campagne di LinkedIn ADS, con obiettivo candidature: i contenuti a tema Employee Advocacy su LinkedIn possono essere estremamente efficaci quando condivisi con le campagne di LinkedIn, proprio perché mostrano la validità di un’azienda come posto di lavoro a un pubblico potenzialmente interessato a candidarsi per una posizione.